le prime gocce 


Sono ancora qui in mezzo all'oceano su una barcarola così piccola che a mala pena riesco a convivere con me stessa. Ho visto tempeste e osservato le nuvole che solcavano il cielo da ovest ad est, mi sono persa e pure ritrovata, ho pescato e sentito il vociare degli uccelli, sono riuscita a non perdermi tra gli squali ma, sono ancora qui, lontano da un porto e da una foresta di sempreverdi e il mio cuore anela ad un isola dove tutto sia perfettamente in sintonia con il creato, in un omeostasi naturale e dove io possa finalmente sentirmi al sicuro.

I giorni si susseguono, dopo il buio della notte viene sempre la luce con il suo carico di incessanti domande e di attività frenetiche sul pelo dell'acqua; sopra e sotto. Sopra io che cerco di replicare gli istanti, il cielo che si trasforma e sposta le ombra creando interpretazioni. Sotto un brulicare di vita, di incessanti relazioni a cui non sempre riesco a percepire le possibilità da cogliere.

Tempo, datemi del tempo per raggiungere un approdo e sapere che un mondo di pace esiste.

 

Anni fa ero intrappolata in un angustia casa, dove non riuscivo a spingermi al di là del muro che mi ero costruita per una sorta di paura antica e primordiale, forse appresa nel liquido amniotico dove generavo cellule e sognavo principi azzurri, credo che sotto una soglia non si possa lavorare sul proprio ego ma che si possa accettare il percorso che si è fatti senza sentire continuamente quelle fitte di ansia e colpa che spingono l'anima nei baratri dell'angoscia.

Quando ho aperto la porta è stato come se un temporale mi prendesse e mi buttasse lontano; sono scappata così velocemente che mi sono sentita stordita da tanta libertà e da una tale consapevolezza che quasi mi sentivo invincibile; ciò che è stato invece, è un peregrinare continuo come un nomade che cerca un luogo per passare la notte, tra incitamenti e pregiudizi mi sono spinta alla scoperta di un territorio che per molti aspetti mi ha lasciato sbalordita.

Un aquila guida il mio percorso, come animale solitario e poco sociale ed un gufo mi insegue per non farmi passare il confine tra l'ansia e la pace.

Sempre arduo mi fu questo cammino e ringrazio di avere ancora la forza di andare avanti, di mettere un passo avanti all'altro, di generare idee e di appassionarmi alle novità.

La notte è un insieme di piccole luci.

Il sogno mi accompagna verso l'aurora.